PREGHIERA, DONAZIONE E SERVIZIO NELLA LOTTA AL COVID-19
«La
preghiera è la nostra forza, la preghiera è la nostra risorsa. “Tu, quando preghi, entra nella tua
camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che
vede nel segreto, ti ricompenserà” (Mt 6,6)».
di Antonino Legname

L’Arcivescovo di Catania. Mons. Salvatore
Gristina ha indirizzato oggi un Messaggio ai Presbiteri e ai Diaconi
dell’Arcidiocesi agatina, affinché nelle presenti circostanze facciano proprie le
parole oranti di San Paolo, il quale si rivolge a Dio di ogni consolazione che
“ci consola in ogni nostra tribolazione, perché possiamo anche noi consolare
quelli che si trovano in ogni genere di afflizione con la consolazione con cui
noi stesi siamo consolati da Dio” (2 Cor 1,3-4). Scrive Gristina: «sentiamoci
particolarmente consolati dal Signore per poter più efficacemente consolare la
nostra gente in suo nome e con ogni possibile vicinanza solidale e paterna». In
questo tempo di Quaresima siamo chiamati, pur senza segni liturgici comunitari,
a fare «un cammino ancora più radicato su ciò che sostiene la vita spirituale:
la preghiera, il digiuno e la carità». Il Card. Turkson si augura che questo
momento di grande necessità possa «essere un tempo propizio per rafforzare la
solidarietà e la vicinanza tra gli Stati, l’amicizia tra le persone. È questo
il tempo di promuovere la solidarietà internazionale nella condivisione degli
strumenti e delle risorse». Accorato è l’appello rivolto ad ogni persona,
credente o non credente, a vivere questo difficile momento di pandemia da Coronavirus come un «tempo propizio per
comprendere il valore della fratellanza, dell’essere legati l’uno all’altro in
un modo indissolubile; un tempo nel quale, nell’orizzonte della fede, il valore
della solidarietà, il quale sgorga dall’amore che si sacrifica per gli altri
“ci aiuta a vedere l’«altro» - persona, popolo, o Nazione». La solidarietà deve
essere incarnata nella donazione e nel servizio al prossimo: «al vicino di casa,
al collega di ufficio, all’amico di scuola, ma soprattutto ai medici e agli
infermieri che rischiano la contaminazione e l’infezione per salvare i
contagiati. Questi operatori vivono e indicano a noi il senso del mistero della
Pasqua». Il messaggio del Card.
Turkson si conclude con l’auspicio che «l’impegno profuso per contenere la
diffusione del Coronavirus sia accompagnato dall’impegno di ogni singolo fedele
per il bene più grande: la riconquista della vita, la sconfitta della paura, il
trionfo della speranza». Nel difficile momento che viviamo affidiamo noi
stessi, le nostre famiglie e tutte le persone interessate dal contagio
all'intercessione della Vergine Maria, Madre dell’umanità. Oggi Papa Francesco, attraverso un videomessaggio, ha voluto
rivolgere una preghiera alla Madonna del Divino Amore:
che presso la croce sei stata associata
al dolore di Gesù,
al dolore di Gesù,
mantenendo ferma la tua fede.
Tu, Salvezza del popolo romano,
sai di che cosa abbiamo bisogno
e siamo certi che provvederai
perché, come a Cana di Galilea,
possa tornare la gioia e la festa
dopo questo momento di prova.