Ubi Petrus, ibi Ecclesia: "Dove c'è Pietro, lì c'è la Chiesa" (Sant'Ambrogio, Explanatio Psalmi XL, 30, 5)

domenica 2 luglio 2017

I PASTORI DELLA CHIESA SIANO VICINI ALLA GENTE

             LA DOPPIEZZA NON È CRISTIANA
Francesco: «Il cristiano non tenga il piede in due scarpe, ma sia onesto con sé stesso e con gli altri»



di Antonino Legname

Durante l'Angelus di domenica 2 luglio 2017, Papa Francesco ha parlato del rapporto privilegiato e prioritario che il cristiano deve avere con il Signore. Anche gli affetti umani devono essere subordinati all'amore verso Gesù. E parafrasando il passo del Libro della Genesi, Francesco dice: «Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a Gesù Cristo e i due saranno una sola cosa (cfr Gen 2,24)». Ricordiamo che anche San Paolo arrivò a dire: «non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me» (Gal 2,20). Come recita una canzone religiosa, Cristo è al centro del mio cuore. Papa Francesco dice che la gente deve poter percepire questa centralità del Signore nella vita del discepolo. Questo non significa che il cristiano debba essere perfetto e impeccabile, anche se deve tendere ogni giorno alla santità; ma «come ogni persona umana ha i suoi limiti e anche i suoi sbagli»; quello che è importante e che conta veramente agli occhi di Dio è l’umiltà di riconoscerli e - come avverte il Papa -  «non si abbia il cuore doppio - perché questo è pericoloso». È un controsenso dire di essere cristiano, discepolo di Gesù, sacerdote, vescovo, e avere il cuore doppio. «No, questo non va - ha rimarcato Francesco - Non deve avere il cuore doppio, ma il cuore semplice, unito; che non tenga il piede in due scarpe, ma sia onesto con sé stesso e con gli altri. La doppiezza non è cristiana». Quello che Gesù chiede oggi ai suoi sacerdoti è di saper accogliere il santo popolo fedele di Dio e di saper offrire, «con fede affettuosa», quel «bicchiere di acqua fresca», di cui parla Gesù nel Vangelo. Papa Francesco ancora una volta ribadisce la necessità che il sacerdote sappia essere vicino alla gente: «quanto più un sacerdote è vicino al popolo di Dio, tanto più si sentirà prossimo a Gesù, e quanto più un sacerdote è vicino a Gesù, tanto più si sentirà prossimo al popolo di Dio». Questa è la circolarità ecclesiologica del Popolo di Dio che ha come centro Cristo.

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