Ubi Petrus, ibi Ecclesia: "Dove c'è Pietro, lì c'è la Chiesa" (Sant'Ambrogio, Explanatio Psalmi XL, 30, 5)

martedì 5 maggio 2020

L’ABBRACCIO DELLA MADRE CHIESA E’ PER TUTTI


DALL’AMORE DELLA LEGGE

ALLA LEGGE DELL’AMORE

Francesco: “La Chiesa non è soltanto per i buoni o per quelli che sembrano buoni o si credono buoni; la Chiesa è per tutti»



di Antonino Legname

La Chiesa di Cristo non è una “Chiesa di «puri», che pretende di giudicare prima del tempo chi sta nel Regno di Dio e chi no”[i]. La Chiesa che sogna Francesco deve avere sempre le porte aperte; mai si devono chiudere in maniera pregiudiziale le porte ad una categorie di persone. E a proposito di porte aperte o chiuse, il filosofo Remo Bodei ci informa: “Per quanto mi riguarda io la porta la lascio aperta”. E auspica che “anche chi ha fede lasciasse la porta aperta al dubbio e al rispetto di quel che pensano o credono gli altri”. Ma lamenta: “mi sembra, però, che questo sia più difficile: la fede diventa presto convinzione di possedere la verità assoluta, fanatismo e dogmatismo”[ii]. Ovviamente, anche guardando la storia passata, non si può negare questo rischio! La fede è un dono misterioso che viene direttamente da Dio e non è un «gene» che alcuni possiedono dalla nascita e altri no. È vero che la fede è un dono di Dio, ma è anche libera risposta dell'uomo; si tratta di un dono che Dio non nega a nessuno di coloro che liberamente gli aprono la “porta”. E allora: “Aprite, anzi spalancate la porta a Cristo” - fu il primo appello accorato di Giovanni Paolo II. In ogni caso, Dio fa piovere il dono della fede su tutti, ma se l'ombrello delle tue sicurezze umane e materiali è aperto non ti bagnerai; occorre chiudere l'ombrello del proprio orgoglio intellettuale e delle proprie certezze concettuali per poter essere inzuppati dalla pioggia della «grazia divina» […]. Non ha molto senso, alla luce del Vangelo, fare una distinzione così netta e discriminante tra credenti e non credenti, dal momento che Dio ama tutti e “fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti” (Mt 5,45). Papa Francesco commenta: “Nostro Padre al mattino non dice al sole: «Oggi illumina questi e questi; questi no, lasciali nell’ombra!». Dice: «Illumina tutti». Il suo amore è per tutti, il suo amore è un dono per tutti, buoni e cattivi”[iii]. È sempre forte “la tentazione di essere scandalizzati dalla libertà di Dio, il Quale fa piovere sui giusti come sugli ingiusti, oltrepassando la burocrazia, l’ufficialità e i circoli ristretti”[iv]. Quando la giustizia diventa mera osservanza della legge opera una divisione tra giusti e peccatori. Gesù invece punta al cuore dei peccatori per offrire loro il perdono e la salvezza. Il Signore non teme lo scandalo e, superando la mentalità del tempo, che operava una separazione netta tra i giusti e i peccatori, tra i puri e gli impuri, si avvicina ai pubblici peccatori, ai malati di lebbra, agli indemoniati e a quelle donne di facili costumi che la gente condannava, emarginava e a volte lapidava. Sono gli esclusi, i cosiddetti «intoccabili», che Gesù cercava ed accoglieva per sanarli e per guarirli. Dava scandalo la sua bontà e la sua misericordia verso coloro che erano ritenuti indegni dai contemporanei[v]. Il Pontefice annota: “si comprende perché, a causa di questa sua visione così liberatrice e fonte di rinnovamento, Gesù sia stato rifiutato dai farisei e dai dottori della legge. Questi per essere fedeli alla legge ponevano solo pesi sulle spalle delle persone, vanificando però la misericordia del Padre”[vi]. Infatti, ha rimarcato il Papa, questi dottori della legge pensavano che ci si potesse salvare soltanto «rispettando tutti i comandamenti», mentre «chi non faceva quello era un condannato». In pratica, “accorciavano gli orizzonti di Dio e facevano l’amore di Dio piccolo, piccolo, piccolo, piccolo, alla misura di ognuno di noi”[vii]. I dottori della legge erano talmente legati all'«amore della legge» che eclissavano la «legge dell'Amore». Ai giovani riuniti a Cracovia per la XXXI Giornata Mondiale della Gioventù, Francesco ha ricordato: “Quanto è difficile accogliere davvero Gesù, quanto è duro accettare un «Dio, ricco di misericordia» (Ef 2,4). Potranno ostacolarvi, cercando di farvi credere che Dio è distante, rigido e poco sensibile, buono con i buoni e cattivo con i cattivi. Invece il nostro Padre «fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni»”[viii]. E la Chiesa, che è Madre di misericordia, “non è soltanto per i buoni o per quelli che sembrano buoni o si credono buoni; la Chiesa è per tutti, e anche preferibilmente per i cattivi”[ix]. Dobbiamo imparare a riconoscerci come fratelli e dobbiamo convincerci che non c'è una Chiesa dei buoni e una Chiesa dei cattivi; “non c’è una Chiesa dei puri e una degli impuri: tutti siamo peccatori e tutti abbiamo bisogno dell’annuncio di Cristo, e se io quando annuncio nella missione Gesù Cristo non penso, non sento che lo dico a me stesso, mi stacco dalla persona e io mi credo - posso credermi - puro e l’altro come l’impuro che ha bisogno”[x]. Tutti siamo peccatori con la possibilità di diventare santi, perché Dio fa piovere la sua grazia sui giusti e sugli ingiusti.

[dal libro di Antonino Legname, La Teopsia di Francesco. Tra scienza e fede, Le Nove Muse Editrice, Catania 2017, pp. 292-293 e 383-385).


[i]   Papa Francesco, Angelus, Piazza San Pietro, 23 luglio 2017.
[ii]  Remo Bodei, I senza Dio. Figure e momenti dell'ateismo, Morcelliana, Brescia 2009  3ª ed., p. 94.
[iii]  Papa Francesco, Omelia, "Domus Sanctae Marthae", 18 giugno 2013.
[iv]  Papa Francesco, Omelia della Messa conclusiva dell'VIII Incontro Mondiale delle Famiglie, B. Franklin Parkway, Philadelphia, Domenica, 27 settembre 2015.
[v]  Cfr. Papa Francesco, Catechesi dell'Udienza Generale, Aula Paolo VI, 9 agosto 2017.
[vi]  Papa Francesco, Misericordiae vultus, 20.
[vii]  Papa Francesco, Omelia, "Domus Sanctae Marthae", 15 ottobre 2015.
[viii] Papa Francesco, Omelia della Messa a conclusione della XXXI Giornata Mondiale della Gioventù, al “Campus Misericordiae” di Kraków, 31 luglio 2016.
[ix]  Papa Francesco, Catechesi dell'Udienza Generale, Piazza San Pietro, 28 settembre 2016.
[x]  Papa Francesco, Discorso ai Giovani della Missione diocesana, Santuario della Madonna della Guardia, Genova, 27 maggio 2017.

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