LA BELLEZZA DEL MATRIMONIO
Papa Francesco: «Per portare avanti un matrimonio ci vuole pazienza … ma a volte è
meglio separarsi per evitare una guerra mondiale»
di Antonino
Legname
Una coppia di
sposi che celebra il 50° o il 60° di matrimonio non fa notizia, mentre le separazioni
e i divorzi fanno notizia. Papa Francesco nell’Omelia della Messa a Santa Marta,
il 25 maggio 2018, ha
voluto celebrare la bellezza del matrimonio cristiano. Non bisogna dimenticare –
ha detto il Papa – che la moglie e il marito, che vivono da tanti anni insieme,
«sono a immagine e somiglianza di Dio» e, per questo, dovrebbero fare più
notizia di divorzi, separazioni e scandali. L’invito di Francesco è di guardare
al positivo e di riscoprire «la bellezza del matrimonio». Il Pontefice ha
ricordato che il matrimonio è una delle cose più belle che Dio ha fatto quando
ha creato il mondo; ha voluto che l’uomo e la donna, distaccandosi dalla
famiglia di origine, formassero una nuova cellula diventando «una sola carne». E
allora, non occorre focalizzare troppo l’attenzione sul problema della
separazione dei coniugi, e non bisogna ridurre la fede sul matrimonio
sacramento alla casistica: «si può o non si può». Si deve puntare, invece, «alla
bellezza della coppia che deve essere unita» e deve fare di tutto per restare saldamente
unita. Al Papa non sfuggono le difficoltà e le crisi che possono esserci nella
coppia. Ci sono i problemi con i figli, le incomprensioni, i litigi. Ma non c’è
dubbio che «per portare avanti un matrimonio ci vuole pazienza», tanta
pazienza. E la pazienza è la prima qualità dell’amore – come scrive san Paolo
nella 1^ Lettera ai Corinzi (13,4). A volte, però, il matrimonio non funziona,
ci si separa, e questa è una disgrazia – ha detto Francesco – però, in certe
situazioni irreversibili di fallimento «è meglio separarsi per evitare una
guerra mondiale». Ma nel grande album della vita matrimoniale ci sono
tantissime coppie che vivono insieme per tutta la vita. Il Pontefice ricorda
che in occasione di un’udienza si era soffermato davanti a una coppia: «erano
giovani, mai avrei pensato che celebrassero il sessantesimo! Ma non sembravano
così anziani!». Il fatto è che «a quel tempo — ha aggiunto il Papa — si
sposavano giovani; oggi, perché il figlio si sposi, la mamma deve smettere di
stirargli le camice perché non vuole andarsene di casa». E nel breve dialogo
avuto con quella coppia di coniugi, Francesco domanda: “siete felici?”. E loro,
che guardavano emozionati il Papa, si sono guardati negli occhi e poi, -
racconta Francesco - «quando sono tornati a guardare me, avevano gli occhi
bagnati, e tutti e due mi hanno detto: “siamo innamorati”. Dopo sessant’anni
l’amore era forte come il buon vino: il tempo nobilita il buon vino e quando
invecchia diventa ancora migliore». Il Pontefice non vuole sottovalutare le
difficoltà che ci possono essere nella coppia, ma «l’importante è che la carne
rimanga una e si superano» i problemi. E si fa la pace. E per fare la pace – come disse
Francesco in un’altra occasione – non c’è bisogno di chiamare le Nazioni Unite.
Un bacio, un abbraccio, una carezza e tutto si sistema. E mai si deve andare a
letto la sera senza prima aver fatto la pace. Gli sposi non devono mai
dimenticare che hanno celebrato un sacramento, che non è solo per loro ma è
anche per la Chiesa. Devo sapere che l’amore per tutta la vita è possibile: «l’amore
è capace di fare vivere innamorati tutta una vita, nella gioia e nel dolore». Questa
è la bellezza del matrimonio cristiano. A volte non ci si rende conto che «il
matrimonio è una predica silenziosa a tutti gli altri, una predica di tutti i
giorni». E questa è una bella notizia che purtroppo non fa notizia. Invece – ha
lamentato Francesco - «notizia è lo scandalo, il divorzio». Gli sposi – ha concluso
il Papa - «sono a immagine e somiglianza di Dio e questa è la notizia
cristiana».