Ubi Petrus, ibi Ecclesia: "Dove c'è Pietro, lì c'è la Chiesa" (Sant'Ambrogio, Explanatio Psalmi XL, 30, 5)

sabato 26 maggio 2018

L’AMORE È COME IL VINO, INVECCHIANDO MIGLIORA


LA BELLEZZA DEL MATRIMONIO
Papa Francesco: «Per portare avanti un matrimonio ci vuole pazienza … ma a volte è meglio separarsi per evitare una guerra mondiale»


di Antonino Legname

Una coppia di sposi che celebra il 50° o il 60° di matrimonio non fa notizia, mentre le separazioni e i divorzi fanno notizia. Papa Francesco nell’Omelia della Messa a Santa Marta, il 25 maggio 2018, ha voluto celebrare la bellezza del matrimonio cristiano. Non bisogna dimenticare – ha detto il Papa – che la moglie e il marito, che vivono da tanti anni insieme, «sono a immagine e somiglianza di Dio» e, per questo, dovrebbero fare più notizia di divorzi, separazioni e scandali. L’invito di Francesco è di guardare al positivo e di riscoprire «la bellezza del matrimonio». Il Pontefice ha ricordato che il matrimonio è una delle cose più belle che Dio ha fatto quando ha creato il mondo; ha voluto che l’uomo e la donna, distaccandosi dalla famiglia di origine, formassero una nuova cellula diventando «una sola carne». E allora, non occorre focalizzare troppo l’attenzione sul problema della separazione dei coniugi, e non bisogna ridurre la fede sul matrimonio sacramento alla casistica: «si può o non si può». Si deve puntare, invece, «alla bellezza della coppia che deve essere unita» e deve fare di tutto per restare saldamente unita. Al Papa non sfuggono le difficoltà e le crisi che possono esserci nella coppia. Ci sono i problemi con i figli, le incomprensioni, i litigi. Ma non c’è dubbio che «per portare avanti un matrimonio ci vuole pazienza», tanta pazienza. E la pazienza è la prima qualità dell’amore – come scrive san Paolo nella 1^ Lettera ai Corinzi (13,4). A volte, però, il matrimonio non funziona, ci si separa, e questa è una disgrazia – ha detto Francesco – però, in certe situazioni irreversibili di fallimento «è meglio separarsi per evitare una guerra mondiale». Ma nel grande album della vita matrimoniale ci sono tantissime coppie che vivono insieme per tutta la vita. Il Pontefice ricorda che in occasione di un’udienza si era soffermato davanti a una coppia: «erano giovani, mai avrei pensato che celebrassero il sessantesimo! Ma non sembravano così anziani!». Il fatto è che «a quel tempo — ha aggiunto il Papa — si sposavano giovani; oggi, perché il figlio si sposi, la mamma deve smettere di stirargli le camice perché non vuole andarsene di casa». E nel breve dialogo avuto con quella coppia di coniugi, Francesco domanda: “siete felici?”. E loro, che guardavano emozionati il Papa, si sono guardati negli occhi e poi, - racconta Francesco - «quando sono tornati a guardare me, avevano gli occhi bagnati, e tutti e due mi hanno detto: “siamo innamorati”. Dopo sessant’anni l’amore era forte come il buon vino: il tempo nobilita il buon vino e quando invecchia diventa ancora migliore». Il Pontefice non vuole sottovalutare le difficoltà che ci possono essere nella coppia, ma «l’importante è che la carne rimanga una e si superano» i problemi. E si fa la pace. E per fare la pace – come disse Francesco in un’altra occasione – non c’è bisogno di chiamare le Nazioni Unite. Un bacio, un abbraccio, una carezza e tutto si sistema. E mai si deve andare a letto la sera senza prima aver fatto la pace. Gli sposi non devono mai dimenticare che hanno celebrato un sacramento, che non è solo per loro ma è anche per la Chiesa. Devo sapere che l’amore per tutta la vita è possibile: «l’amore è capace di fare vivere innamorati tutta una vita, nella gioia e nel dolore». Questa è la bellezza del matrimonio cristiano. A volte non ci si rende conto che «il matrimonio è una predica silenziosa a tutti gli altri, una predica di tutti i giorni». E questa è una bella notizia che purtroppo non fa notizia. Invece – ha lamentato Francesco - «notizia è lo scandalo, il divorzio». Gli sposi – ha concluso il Papa - «sono a immagine e somiglianza di Dio e questa è la notizia cristiana».

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