Ubi Petrus, ibi Ecclesia: "Dove c'è Pietro, lì c'è la Chiesa" (Sant'Ambrogio, Explanatio Psalmi XL, 30, 5)

mercoledì 29 agosto 2018

LA BELLEZZA DELLA FAMIGLIA UNITA



LA CHIESA «FAMIGLIA DI FAMIGLIE» 
Francesco: «Quello che Dio vuole è che nessuno sia solo, nessuno sia non voluto, nessuno sia escluso»


di Antonino Legname

«L’amore del matrimonio è uno speciale dono di Dio, da coltivare ogni giorno nella “chiesa domestica” che è la famiglia», ha detto Francesco durante l’Udienza Generale di mercoledì 29 agosto 2018, in Piazza San Pietro. Il Papa ha voluto ricordare e riflettere sul recente Viaggio Apostolico in Irlanda, in occasione del IX Incontro Mondiale delle Famiglie. Ha parlato della «bellezza del sogno di Dio per l’intera famiglia umana». Di quale sogno si tratta? Il Pontefice risponde: «il sogno di Dio è l’unità, l’armonia e la pace, nelle famiglie e nel mondo, frutto della fedeltà, del perdono e della riconciliazione che Lui ci ha donato in Cristo». È un sogno che deve essere condiviso dalle famiglie. Partecipare al sogno di Dio significa in pratica impegnarsi affinché il mondo diventi una casa dove nessuno si senta solo o escluso. Francesco ribadisce: «quello che Dio vuole è che nessuno sia solo, nessuno sia non voluto, nessuno sia escluso». Il Vescovo di Roma ripropone la bella immagine della «Chiesa famiglia di famiglie» e spiega: «come un corpo, sostiene queste sue cellule nel loro indispensabile ruolo per lo sviluppo di una società fraterna e solidale». Accanto ai fallimenti di tanti matrimoni, ci sono tantissime belle testimonianze di amore coniugale forte e duraturo nel tempo. 
Questo è certamente un dono speciale di Dio, ha detto Francesco, invitando tutti gli sposi a coltivare ogni giorno l’amore del matrimonio nella «chiesa domestica» che è la famiglia. E contro la perversa cultura del provvisorio che domina nel mondo d’oggi, il Papa sogna una «rivoluzione di amore e di tenerezza». «E questa rivoluzione – ha detto - comincia nel cuore della famiglia». Francesco ricorda le testimonianze toccanti di famiglie «che hanno sofferto per le guerre, famiglie rinnovate dal perdono, famiglie che l’amore ha salvato dalla spirale delle dipendenze, famiglie che hanno imparato a usare bene telefonini e tablet e a dare priorità al tempo speso insieme». Occorre riscoprire il valore del dialogo e della vera comunicazione in famiglia, tra genitori e figli, tra nonni e nipoti. A tal proposito, il Papa fa un appello ai nonni, affinché contribuiscano a «consolidare i legami e trasmettere il tesoro della fede». In tante occasione Francesco ha parlato dei nonni, che «sono la saggezza, la memoria di un popolo, la memoria delle famiglie!». Purtroppo - ha constatato il Papa -  Oggi – è duro dirlo – ma sembra che i nonni disturbano. In questa cultura dello scarto, i nonni si “scartano”, si allontanano». E nella riflessione del Papa, non poteva mancare il riferimento doloroso agli scandali della pedofilia e a tutte quelle forme di abusi, anche da parte di membri della Chiesa. Francesco, a più riprese, anche in Irlanda, ha chiesto perdono per questi crimini ed ha ammesso che «le autorità ecclesiastiche in passato non sempre hanno saputo affrontare in maniera adeguata questi crimini». Nello stesso tempo ha voluto incoraggiare i Pastori della Chiesa nel loro sforzo «per rimediare ai fallimenti del passato con onestà e coraggio, confidando nelle promesse del Signore e contando sulla profonda fede del popolo irlandese, per inaugurare una stagione di rinnovamento della Chiesa in Irlanda». Infine, il Pontefice ha voluto ricordare le tante coppie di coniugi che con sacrifici e fedeltà portano avanti la propria famiglia, l’educazione dei figli, «chiedendosi perdono quando ci sono dei problemi». Nella vita matrimoniale il perdono deve essere la password di accesso per entrare nel cuore di tutti i membri della famiglia. Non bisogna lasciarsi travolgere la cultura odierna del provvisorio. Il Papa ha ricordato che «oggi è di moda sulle riviste, sui giornali, parlare così: “Questo si è divorziato da questa… Quella da quello… E la separazione…”. Ma per favore: questa è una cosa brutta. È vero: io rispetto ognuno, dobbiamo rispettare la gente, ma l’ideale non è il divorzio, l’ideale non è la separazione, l’ideale non è la distruzione della famiglia. L’ideale è la famiglia unita».

A conclusione dell’Udienza Generale, il Papa ha ricordato che il prossimo Incontro Mondiale delle famiglie, si terrà a Roma nel 2021.




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