Ubi Petrus, ibi Ecclesia: "Dove c'è Pietro, lì c'è la Chiesa" (Sant'Ambrogio, Explanatio Psalmi XL, 30, 5)

venerdì 7 aprile 2017

Criteri applicativi del capitolo VIII di "Amoris laetitia"



Istruzione dei Vescovi di Malta e di Gozo sui criteri applicativi del capitolo VIII 
di "Amoris laetitia"


di Antonino Legname



Il cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, ha inviato a nome di Papa Francesco una  Lettera ai Vescovi maltesi Charles Scicluna e Mario Grech ringraziandoli per la loro interpretazione di Amoris Laetitia. Questa missiva di Baldisseri rappresenta un rafforzamento dell'interpretazione dell'Esortazione apostolica post sinodale che dà la possibilità ai cattolici divorziati risposati di ritornare ai Sacramenti. Ovviamente a condizione che prima abbiano fatto insieme ad un sacerdote un serio cammino di discernimento della loro situazione e nella loro coscienza si sentano in pace con Dio.
Ecco cosa scrivono i Vescovi maltesi: "Qualora come esito del processo di discernimento, compiuto con «umiltà, riservatezza, amore alla Chiesa e al suo insegnamento, nella ricerca sincera della volontà di Dio e nel desiderio di giungere ad una risposta più perfetta ad essa» (Amoris laetitia, 300), una persona separata o divorziata che vive una nuova unione arriva — con una coscienza formata e illuminata — a riconoscere e credere di essere in pace con Dio, non le potrà essere impedito di accostarsi ai sacramenti della riconciliazione e dell’eucaristia (cfr. Amoris laetitia, nota 336 e 351)". 

Ovviamente nel processo di discernimento, occorre esaminare anche "la possibilità della continenza coniugale. Nonostante che sia un ideale non facile, ci possono essere coppie che con l’aiuto della grazia pratichino questa virtù senza mettere a rischio altri aspetti della loro vita insieme. D’altronde, ci sono delle situazioni complesse quando la scelta di vivere «come fratello e sorella» risulta umanamente impossibile o reca maggior danno (cfr. Amoris laetitia, nota 329)".

E a proposito della partecipazione ai vari servizi ed uffici ecclesiali, il documento dei Vescovi maltesi precisa: "Durante il discernimento, esaminiamo con queste persone come «la loro partecipazione può esprimersi in diversi servizi ecclesiali» particolarmente «in ambito liturgico, pastorale, educativo e istituzionale» (Amoris laetitia, 299). Non è da escludere che queste persone possano essere ritenute idonee per essere padrini e madrine".
Mons. Charles Scicluna e Mons. Mario Grech

E' bene ricordare che le indicazioni dei Vescovi maltesi per l'applicazione del cap. VIII di Amoris laetitia sono molto simili a quelle  dei Vescovi della regione di Buenos Aires, che Papa Francesco lodò e apprezzò per la corretta interpretazione. Le direttive del vescovo di Malta, Charles Scicluna e del Vescovo di Gozo, Mario Grech sono state pubblicate nel quotidiano vaticano L'Osservatore Romano del 14 gennaio 2017. Anche l'Arcivescovo di Westminster, Mons. Vincent Nichols, in un'intervista alla rivista  America, ha detto di apprezzare il documento dei vescovi maltesi, che non inizia  appellandosi a questa o a quella norma, ma comincia dicendo: "se questa è la tua realtà e ti senti inquieto - e vuoi conoscere la tua situazione [nella Chiesa], e cosa dovresti fare - vieni e parliamo". Però - continua Nichols - "dobbiamo essere onesti, e aperti, e vediamo dove arriviamo". Questa è la chiave dell'interpretazione di Scicluna e di Grech - conclude il porporato inglese.






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