Istruzione dei Vescovi di Malta e di Gozo sui criteri
applicativi del capitolo VIII
di "Amoris laetitia"
Il cardinale
Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, ha inviato a
nome di Papa Francesco una Lettera ai Vescovi maltesi Charles Scicluna e Mario
Grech ringraziandoli per la loro interpretazione di Amoris Laetitia.
Questa missiva di Baldisseri rappresenta un rafforzamento dell'interpretazione
dell'Esortazione apostolica post sinodale che dà la possibilità ai cattolici
divorziati risposati di ritornare ai Sacramenti. Ovviamente a condizione che
prima abbiano fatto insieme ad un sacerdote un serio cammino di discernimento
della loro situazione e nella loro coscienza si sentano in pace con Dio.
Ecco
cosa scrivono i Vescovi maltesi: "Qualora come esito del processo di
discernimento, compiuto con «umiltà, riservatezza, amore alla Chiesa e al suo
insegnamento, nella ricerca sincera della volontà di Dio e nel desiderio di
giungere ad una risposta più perfetta ad essa» (Amoris laetitia, 300), una
persona separata o divorziata che vive una nuova unione arriva — con una
coscienza formata e illuminata — a riconoscere e credere di essere in pace con
Dio, non le potrà essere impedito di accostarsi ai sacramenti della
riconciliazione e dell’eucaristia (cfr. Amoris laetitia, nota 336 e
351)".
Ovviamente nel
processo di discernimento, occorre esaminare anche "la possibilità della
continenza coniugale. Nonostante che sia un ideale non facile, ci possono
essere coppie che con l’aiuto della grazia pratichino questa virtù senza
mettere a rischio altri aspetti della loro vita insieme. D’altronde, ci sono
delle situazioni complesse quando la scelta di vivere «come fratello e sorella»
risulta umanamente impossibile o reca maggior danno (cfr. Amoris laetitia, nota
329)".
E a proposito
della partecipazione ai vari servizi ed uffici ecclesiali, il documento dei
Vescovi maltesi precisa: "Durante il discernimento, esaminiamo con queste
persone come «la loro partecipazione può esprimersi in diversi servizi
ecclesiali» particolarmente «in ambito liturgico, pastorale, educativo e
istituzionale» (Amoris laetitia, 299). Non è da escludere che queste persone
possano essere ritenute idonee per essere padrini e madrine".
Mons. Charles Scicluna e Mons. Mario Grech |
E' bene ricordare
che le indicazioni dei Vescovi maltesi per l'applicazione del cap. VIII di Amoris
laetitia sono molto simili a quelle dei Vescovi della regione di
Buenos Aires, che Papa Francesco lodò e apprezzò per la corretta
interpretazione. Le direttive del vescovo di Malta, Charles Scicluna e del
Vescovo di Gozo, Mario Grech sono state pubblicate nel quotidiano vaticano L'Osservatore
Romano del 14 gennaio 2017. Anche l'Arcivescovo di Westminster, Mons. Vincent
Nichols, in un'intervista alla rivista America, ha detto di
apprezzare il documento dei vescovi maltesi, che non inizia appellandosi
a questa o a quella norma, ma comincia dicendo: "se questa è la tua realtà
e ti senti inquieto - e vuoi conoscere la tua situazione [nella Chiesa], e cosa
dovresti fare - vieni e parliamo". Però - continua Nichols -
"dobbiamo essere onesti, e aperti, e vediamo dove arriviamo". Questa
è la chiave dell'interpretazione di Scicluna e di Grech - conclude il porporato
inglese.