Ubi Petrus, ibi Ecclesia: "Dove c'è Pietro, lì c'è la Chiesa" (Sant'Ambrogio, Explanatio Psalmi XL, 30, 5)

giovedì 21 giugno 2018

LA STRADA DEL PERDONO NON È FACILE


È DIFFICILE “INGOIARE IL ROSPO”
Francesco: ««A volte è difficile anche perdonare la suocera»






di Antonino Legname

«La preghiera “mafiosa” è: “Me la pagherai”», la preghiera cristiana è: «Signore, dagli la tua benedizione e insegnami ad amarlo». Il Signore Gesù ci chiede ciò che Lui stesso ha messo in pratica: «perdonare coloro che cercano di distruggerci». Con quelle parole gridate sulla croce - «Padre perdonali», non solo perdona i suoi nemici, ma anche li giustifica: «perché non sanno quello che fanno». Non è facile perdonare – ha ammesso il Papa nell’Omelia della Messa a Santa Marta, il 19 giugno 2018. E confida che, mentre pregava e meditava il testo del Vangelo di Matteo (5,43-48), in preparazione alla meditazione della messa mattutina, non trovava la strada per la fare la predica e pensava: «Ma Gesù ha idee che noi non possiamo capire e non possiamo ricevere». Ma come si fa a perdonare i nemici e ancor di più a pregare per coloro che «vogliono distruggermi», affinché Dio li benedica? «Questo è veramente difficile da capire» - ha ammesso il Papa. È vero che nella preghiera del Padre Nostro chiediamo perdono a Dio come noi perdoniamo coloro che ci hanno fatto del male, ma non è una condizione facile – ha ribadito. E a volte capita che, con un po' di difficoltà, «ingoiamo il rospo e andiamo avanti». Ma ci sono situazioni in cui sembra impossibile perdonare: per esempio – ha ricordato Francesco - «Pensiamo al secolo scorso, i poveri cristiani russi che per il solo fatto di essere cristiani erano mandati in Siberia a morire di freddo: e loro dovevano pregare per il governante boia che li mandava lì? Ma come mai? E tanti lo hanno fatto: hanno pregato». E ancora: «Pensiamo a Auschwitz e ad altri campi di concentramento: loro dovevano pregare per questo dittatore che voleva la razza pura e ammazzava senza scrupolo, e pregare perché Dio li benedicesse, a tutti questi! E tanti lo hanno fatto». Non c’è dubbio che perdonare sia difficile, anzi a volte difficilissimo, ma non impossibile, con l’aiuto di Dio. Senza arrivare a situazioni limite di persecuzione cruenta: «Nelle famiglie è tanto difficile, a volte, perdonarsi». Genitori che non riescono a perdonare i figli e figli che non riescono a perdonare i genitori o gli altri fratelli. E a volte – ammette il Papa - è difficile anche «perdonare la suocera». 
Dobbiamo imparare a perdonarci gli uni gli altri perché siamo tutti figli del Padre celeste e il suo amore è universale: «fa uscire il sole per i buoni e per i cattivi». Infine, Il vescovo di Roma offre a tutti un consiglio pratico: «Ci farà bene, oggi, pensare a un nemico — credo che tutti noi ne abbiamo qualcuno — uno che ci ha fatto del male o che ci vuole fare del male o che cerca di fare del male». Dopodiché «preghiamo per lui. Chiediamo al Signore di darci la grazia di amarlo».

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