Ubi Petrus, ibi Ecclesia: "Dove c'è Pietro, lì c'è la Chiesa" (Sant'Ambrogio, Explanatio Psalmi XL, 30, 5)

mercoledì 27 giugno 2018

ESSERE CRISTIANO È UN CAMMINO DI LIBERAZIONE!


DIO MI PENSA!
Papa Francesco: «“Salvami, aiutami, liberami”. Questa è una bella preghiera al Signore»



di Antonino Legname

Nella Catechesi di Mercoledì 27 giugno 2018, papa Francesco ha ricordato che Dio prima di chiedere qualcosa al suo popolo dona sempre qualcosa: «Dio prima salva, poi chiede fiducia». Prima fa passare il popolo attraverso il Mar Rosso e lo salva, e poi sul monte Sinai chiede obbedienza alle sue leggi. Il Pontefice mette in evidenza il valore della gratitudine nella vita cristiana: anzitutto essere grati a Dio per i tanti suoi doni e benefici. Purtroppo, gli uomini a volte siamo avari di gratitudine. Come dice un proverbio: “finita la cena ci si dimentica del cucchiaio”. Perché spesso le nostre opere falliscono? Francesco risponde: «perché partiamo da noi stessi e non dalla gratitudine. E chi parte da sé stesso … arriva a sé stesso! È incapace di fare strada, torna su di sé. È proprio quell’atteggiamento egoistico che, scherzando, la gente dice: “Quella persona è un io, me con me, e per me”. Esce da se stesso e torna a sé». Questo è l’atteggiamento del narcisista, tutto concentrato su se stesso. Magari è attento a fare bene il proprio dovere. Ma qual è il fondamento di quel dovere? Il Vescovo di Roma risponde: «è l’amore di Dio Padre, che prima dà, poi comanda» e avverte: «Porre la legge prima della relazione non aiuta il cammino di fede». Questo spiega perché tanti giovani non vengono attratti dalla predicazione cristiana, specialmente quando parte «da obblighi, impegni, coerenze e non dalla liberazione». Francesco ribadisce che «essere cristiano è un cammino di liberazione!». E i comandamenti sono liberanti perché hanno origine dall’amore di Dio, che spezza le catene dell’egoismo, del peccato e spinge sempre ad andare avanti. Fa sempre bene – ha detto il Papa – esercitare la memoria, per ricordare le tante cose belle che Dio ha fatto nella nostra vita. Quante volte Dio ha dato ascolto al nostro grido di lamento e di aiuto: “Signore salvami, aiutami, liberami. Signore insegnami la strada, Signore accarezzami, Signore dammi un po’ di gioia”. Mai  devo dimenticare questa verità: «Dio pensa a me».

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