UMILTA'
E UMILIAZIONE
Papa
Francesco: «Umile non è chi ha la faccia da immaginetta»
di Antonino Legname
«L’umiltà senza umiliazioni non è umiltà», ha detto Papa Francesco
nella Meditazione della Messa a Santa Marta, il 5 dicembre 2017. Bisogna imparare
ad accettare le umiliazioni non per masochismo, ma per essere più simili a Dio
che si è fatto umile in «Gesù, l’umiliato, il grande umiliato». Sappiamo bene
che non è facile essere umili, né tantomeno accettare le umiliazioni. La natura
ci spinge sempre ad emergere sugli altri. Il Pontefice ammette che «tante
volte, quando noi siamo umiliati da qualcuno», abbiamo la reazione immediata di
rispondere e di difenderci. Il cristiano, invece, dovrebbe in silenzio «accettare
l'umiliazione della croce», perché - come ribadisce Francesco - non ci può
essere vera umiltà senza croce, senza la capacità di sopportare le umiliazioni.
Quando ci viene difficile essere umili, dobbiamo ricordare la nostra radice: «Non
dimenticare la radice, da dove tu vieni - esorta il Papa - Ricordati da dove
vieni, questa è la saggezza cristiana». Come si capisce che una persona è
veramente umile e che non finge di esserlo, assumendo la «faccia da
immaginetta» con gli occhi chiusi in atteggiamento di preghiera? Il Pontefice
risponde: «no, essere umile non è quello». C'è un segno chiaro per riconoscere
la persona umile: l'accettazione e la sopportazione delle umiliazioni,
sull'esempio di Gesù, che ha abbracciato l'umiliazione della croce. Il Vescovo
di Roma ci rammenta che «ci vuole umiltà
per credere che il Padre, Signore del cielo e della terra, come dice il Vangelo,
ha nascosto queste cose ai sapienti, ai dotti e le ha rivelate ai piccoli». L'umiltà
ci fa essere piccoli, come il germoglio che cresce ogni giorno, e bisognosi
dello Spirito Santo per camminare verso la pienezza della vita. Francesco
conclude invitando a ricordare l'esempio di «tanti santi che non solo hanno
accettato le umiliazioni ma le hanno chieste: “Signore, mandami umiliazioni per
assomigliare a te, per essere più simile a te”». Questa è la follia della croce,
stoltezza e scandalo per il mondo.