LE NOSTRE RESPONSABILITA’ VERSO I MIGRANTI
«NEI LORO
VOLTI C’É L’IMMAGINE DI DIO»
Lorefice
ricevuto in udienza da Francesco: «Ho
trovato il Papa pronto a visitare la Sicilia e Palermo»
di Antonino Legname
«I predoni dell’Africa siamo noi» - ha
ribadito con forza Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo, nell’intervista
a Radio Vaticana Italia, per focalizzare ancora una volta l’attenzione della
Chiesa siciliana sul tema dei migranti. «Se facciamo un po’ di esame di
coscienza vediamo che tutt’ora l’occidente schiavizza questi popoli e quindi
dobbiamo assumerci le nostre responsabilità» - ha detto il Pastore di Palermo.
Diventano molto accorate le parole dell’Arcivescovo, quando tocca il cuore del
problema dei migranti: «Nel volto di ogni uomo, al di là del suo colore – e
stiamo attenti: siamo tutti di colore, anche il bianco è un colore – c’è l’immagine
di Dio». Questo significa che ogni essere umano ha diritto di essere rispettato
e accolto, specialmente quando il suo volto «è sfigurato dalla sofferenza e
dall’oppressione che, molte volte, siamo stati noi occidentali a creare, a
fomentare». Questa è la seconda volta
che Papa Francesco viene in Sicilia, dopo la sua visita a Lampedusa, e il prossimo
15 settembre toccherà due città simbolo: Piazza Armerina, per sottolineare l’attenzione
del Pontefice per le periferie geografiche e Palermo, per rinnovare l’impegno
della Chiesa contro tutte le mafie.
Lorefice ha ricordato che Palermo è una
città che è stata bagnata da «tanto sangue di uomini giusti e santi» e la visita
di Francesco sarà un’occasione importante per ricordare l’uccisione,
venticinque anni fa, di don Pino Puglisi. «Il Papa viene a confermare
che oggi è il tempo opportuno perché si annunzi un Vangelo che s’incarna anche
nella città degli uomini come giustizia e soprattutto come energia di un amore
che è disposto a dare anche la vita” – ha spiegato Mons. Lorefice, il quale
venerdì scorso, 7 settembre, è stato ricevuto in udienza dal Papa. E a
proposito di questo incontro privato con Francesco, il presule riferisce: “Ho trovato il Papa pronto a visitare la Sicilia e Palermo” e
aggiunge: “Lui è sempre pronto: può avere delle prove, ma è sempre pronto. L’ho
trovato con il suo cuore e la sua grinta e soprattutto con un grande desiderio di
venire a Palermo». Papa Francesco continua con coraggio apostolico i suoi
viaggi, anche nella nostra Italia: «dalle Alpi alle piramidi, da Mazzolari a
Puglisi» - ha esemplificato Mons. Lorefice. Si tratta di un tragitto che tocca «luoghi
di uomini, preti, sacerdoti, che hanno annunciato un Vangelo che – come sempre
– non può essere immediatamente compreso, ma che è capace di diventare
realmente compagnia degli uomini, soprattutto negli snodi storici più
importanti”. In maniera sintetica, l’Arcivescovo delinea l’itinerario della
visita di Francesco a Palermo: la celebrazione dell’Eucaristia al Foro italico
e l’incontro con il clero nella Cattedrale, «danno un chiaro tenore pastorale
alla visita»; l'atteso incontro con i giovani alle ore 17:00 in Piazza Politeama.
E non poteva mancare la dimensione caritativa della visita con l’incontro
del Papa con la benemerita missione “Speranza e Carità” di fratel Biagio Conte, dove Francesco sarà ospite a pranzo. Particolare significato avrà la visita di Francesco a Brancaccio, che è il
quartiere dove don Pino Puglisi è nato ed è morto. La storia della Chiesa si
intreccia con la storia degli uomini, «perché la comunità cristiana – ha detto
Lorefice - non può non essere dentro le maglie della storia, lì dove c’è
povertà e lì soprattutto dove c’è la concentrazione dei poteri». La Chiesa
continua a mostrare la forza del potere della croce di Cristo, che è capace di
sfidare e anche di «mettere paura agli uomini mafiosi” – ha detto con
convinzione profetica Mons. Lorefice. «Il Papa viene a portare la bellezza del
Vangelo che trasfigura la vita degli uomini», con i valori alti, non solo
evangelici, ma, anche umani”. Infine, l’Arcivescovo – con sentimenti di
riconoscenza e gratitudine - ricorda che la città di Palermo ha avuto tanti
testimoni che hanno donato il loro sangue; «e il sangue dei martiri fruttifica
sempre, seppur nel silenzio, come ci ricorda il Vangelo. Ed è questa anche la
bellezza di Palermo: tanti uomini anche dal mondo civile, non solo ecclesiale,
da questo sangue sono stati rafforzati». Questo è il grido di speranza che Papa
Francesco viene a lanciare, affinché oggi, non solo Palermo, ma tutta la
Sicilia, abbia la forza e il coraggio «di esporsi perché la cultura dei valori
umani e la cultura evangelica possa continuare ad essere un fronte contro la
mentalità malavitosa e mafiosa».